Anfiteatro Romano (Sec. II)
Scheda
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via Assietta |
Telefono | 0122.622447 (A.T.L. Montagne Doc) |
Apertura | Inverno: 9-17, estate: 9-19.00 |
Chiusura | Accesso Gratuito |
Pubblicazioni | I Romani in Val di Susa; Elisa Lanza e Gabriella Monzeglio ed. Susa Libri, pp. 144 |
Sorge poco fuori dal centro abitato: qui si svolgevano i combattimenti fra gladiatori e le scene di caccia chiamate "venationes".
Detto comunemente Arena Romana, risale al II - III sec. dopo Cristo. Sorge dietro all' Acropoli di Susa, in una conca naturale ben riparata dai venti.
Gli storici dicono che venne abbandonato fin dal V secolo; poi lentamente, nel corso dei secoli, le alluvioni del torrente Merdarello che scorreva vicino, lo hanno sepolto sotto sei metri di terriccio.
Solo tra il 1956 e il 1961 l'anfiteatro è stato riscoperto, riportato alla luce e anche ricostruito, perché i blocchi di pietra delle gradinate erano stati dispersi dalle alluvioni.
L'arena romana ha una forma ad ellisse di 45 per 37 metri, ed è l'anfiteatro più piccolo di età romana presente in Italia.
L'arena è circondata dal podium, un recinto in muratura che doveva sostenere le gradinate (sembra, fossero solo tre); al suo interno è scavato uno stretto cunicolo che mette in comunicazione quattro camere, i carceres, dove si trovavano i gladiatori e le belve prima degli spettacoli.
Sotto le gradinate si può vedere anche una stanza adibita a stalla per gli animali.
Le autorità, in genere stavano su tribune erette apposta all'estremità dell'asse minore.
A nord - est dell'anfiteatro si trovano i resti di un piccolo edificio circolare , forse lo spoliarium, dove venivano ricoverati i gladiatori feriti o uccisi.
Al Museo civico di Susa sono conservate alcune decorazioni in bronzo che ornavano l'Anfiteatro.
Detto comunemente Arena Romana, risale al II - III sec. dopo Cristo. Sorge dietro all' Acropoli di Susa, in una conca naturale ben riparata dai venti.
Gli storici dicono che venne abbandonato fin dal V secolo; poi lentamente, nel corso dei secoli, le alluvioni del torrente Merdarello che scorreva vicino, lo hanno sepolto sotto sei metri di terriccio.
Solo tra il 1956 e il 1961 l'anfiteatro è stato riscoperto, riportato alla luce e anche ricostruito, perché i blocchi di pietra delle gradinate erano stati dispersi dalle alluvioni.
L'arena romana ha una forma ad ellisse di 45 per 37 metri, ed è l'anfiteatro più piccolo di età romana presente in Italia.
L'arena è circondata dal podium, un recinto in muratura che doveva sostenere le gradinate (sembra, fossero solo tre); al suo interno è scavato uno stretto cunicolo che mette in comunicazione quattro camere, i carceres, dove si trovavano i gladiatori e le belve prima degli spettacoli.
Sotto le gradinate si può vedere anche una stanza adibita a stalla per gli animali.
Le autorità, in genere stavano su tribune erette apposta all'estremità dell'asse minore.
A nord - est dell'anfiteatro si trovano i resti di un piccolo edificio circolare , forse lo spoliarium, dove venivano ricoverati i gladiatori feriti o uccisi.
Al Museo civico di Susa sono conservate alcune decorazioni in bronzo che ornavano l'Anfiteatro.
Allegati
- orario [.jpg 813,75 Kb - 23/12/2022]